Il Festival di Taormina conferma la sua vocazione internazionale, con attenzione a tutti i generi
Condividi questo articolo:
Il Festival di Taormina conferma la sua vocazione internazionale, con attenzione a tutti i generi
Il Taormina Film Festival ha dimostrato ancora una volta di essere un punto di riferimento per il cinema internazionale, portando in Italia opere di grande rilevanza artistica e culturale. Con un programma ricco e coinvolgente, il festival continua a essere vetrina di innovazione nel mondo del cinema. Con eventi speciali e occasioni di incontro tra professionisti del settore e appassionati. Infine sul palco del Teatro Antico è Lucrezia Guidone, tra i protagonisti dell’acclamata serie “Mare Fuori”, ha ricevuto il Premio Nastri d’Argento/Pinko per la straordinaria performance di un’attrice emergente.
Il primo documentario proiettato è stato “Little Richard: I Am Everything”, diretto dalla regista Lisa Cortès. Questa pellicola racconta la leggenda del rock n’ roll, Little Richard, attraverso testimonianze e filmati d’archivio. Il film offre uno sguardo approfondito nel mondo interiore di Richard e ripercorre l’uomo Richard e la storia della sua vita, rendendo omaggio al suo immenso contributo al mondo della musica. A seguire, il Teatro Antico ha ospitato la prima assoluta di “I Peggiori Giorni”, un film a episodi diretto da Edoardo Leo e Massimiliano Bruno. Il lungometraggio continua l’idea iniziata con successo nel precedente “I migliori giorni”, raccontando alcune delle occasioni festive che segnano le tradizioni e le vite degli italiani. La produzione, portata avanti da Fulvio e Federica Lucisano, è una collaborazione tra Italian International Film – Gruppo Lucisano e Vision Distribution, con il coinvolgimento di Sky. Il cast stellare include Edoardo Leo, Massimiliano Bruno, Anna Foglietta, Renato Carpentieri, Fabrizio Bentivoglio, Giuseppe Battiston, Claudia Pandolfi, Anna Ferzetti, Neri Marcorè, Ricky Memphis, Rocco Papaleo e Giovanni Storti. La serata ha raggiunto l’apice con un altro evento in prima europea: la proiezione di “Divinity”. Questo visionario thriller fantascientifico, diretto da Eddie Alcazar e prodotto da Steven Soderbergh, ha fatto il suo debutto al Sundance Film Festival, ricevendo acclamazioni dalla critica internazionale. Il film vede la partecipazione di un talentuoso cast, tra cui Stephen Dorff, Bella Thorne, Karrueche Tran, Moises Arias, Emily Willis e Scott Bakula. Il regista Eddie Alcazar e gli attori Karrueche Tran e Moises Arias hanno anche partecipato alla proiezione, aggiungendo una nota di entusiasmo e coinvolgimento.
Il Taormina Film Festival ha dimostrato ancora una volta di essere un punto di riferimento per il cinema internazionale, portando in Italia opere di grande rilevanza artistica e culturale. Le prime europee hanno reso questa giornata un’esperienza memorabile per gli spettatori e per gli artisti presenti, che hanno avuto l’opportunità di condividere il loro lavoro con un pubblico entusiasta e appassionato. Con un programma eclettico e coinvolgente, il festival continua a promuovere la diversità e l’innovazione nel mondo del cinema. Il Taormina Film Festival si è chiuso con la serata dedicata alle premiazioni. L’ultima mattinata del festival si è svolta all’Hotel Timeo con la strepitosa masterclass tenuta da Abel Ferrara e Willem Defoe. Defoe e Ferrara sono amici ormai da 20 anni e nel corso del tempo hanno lavorato assieme a numerosi progetti. Ricordiamo il film realizzato dai due artisti, “Pasolini” del 2014, con Ferrara alla regia e uno strepitoso Willem Dafoe nella parte dell’intellettuale ucciso il 2 novembre 1975 e i cui risvolti fanno parte di uno dei tanti misteri italiani.
Il festival ha concluso la sua edizione annuale con una serata di premiazioni all’insegna dell’eccellenza cinematografica i famosi Nastri d’argento. La serata ha visto la partecipazione di molte personalità del mondo cinematografico, insieme a appassionati e curiosi provenienti da tutto il mondo, desiderosi di scoprire i talenti emergenti e le opere cinematografiche di successo. L’ambita premiazione, assegnata dai Giornalisti Cinematografici Italiani, ha visto trionfare “La stranezza” di Roberto Andò, che è stato insignito del prestigioso titolo di “Film dell’anno”. Il regista anche sceneggiatore del film insieme a Massimo Gaudioso e Ugo Chiti, ha ricevuto l’onore di ricevere i riconoscimenti sul palco del Teatro Antico. La lista dei premiati con il cast e la squadra artistica e tecnica di “La stranezza” hanno ottenuto un apprezzamento collettivo per il loro impegno e la loro dedizione nel creare un racconto originale che ha catturato il cuore degli spettatori. I Nastri d’Argento sono stati consegnati anche ai produttori Angelo Barbagallo della Bibi Fim e Attilio De Razza della Tramp Limited, insieme a Paolo Del Brocco di Rai Cinema e Giampaolo Letta di Medusa, per il loro prezioso contributo alla realizzazione del film.Un’altra nota di merito è andata al trio di straordinari attori che hanno dato vita ai personaggi principali del film: Toni Servillo, Salvo Ficarra e Valentino Picone che hanno dimostrato ancora una volta il loro talento e la loro versatilità sul grande schermo. Ficarra e Picone inoltre hanno intrattenuto il pubblico del teatro antico regalando la loro sana e arguta satira. Giulia Andò, figlia del regista Roberto e protagonista del film “La Stranezza”, è stata premiata incantando il pubblico con la sua interpretazione. Oltre alla premiazione dei Nastri d’Argento, è stata consegnata anche la decima edizione del Premio Nino Manfredi, un riconoscimento speciale dedicato al talento artistico nell’ambito della commedia. Il premio è stato assegnato dai Giornalisti Cinematografici in accordo con la famiglia Manfredi, per celebrare il leggendario attore e il suo legame speciale con Taormina, a Paola Minaccioni. In conclusione, questa rassegna quest’anno ha visto crescere i propri obiettivi, indirizzando la prua verso un futuro ricco di novità e di crescita che porterà, sicuramente, il festival del cinema di Taormina agli albori degli anni 70/80, dove si respirava il vero cinema internazionale.
di Antonio Ippolito
Commento all'articolo