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Al 45° Festival La Versiliana prima nazionale di “ Per futili motivi “

Al 45° Festival La Versiliana prima nazionale di “ Per futili motivi “

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Carlotta Proietti ed Ermenegildo Marciante, diretti da Marco Carniti, sono i protagonisti di un nuovo spettacolo che andrà in scena il prossimo 12 agosto nel corso del “ Versialiana Contemporary Theatre “.

Lo spettacolo, dal titolo “ Per futili motivi “, il cui testo  è scritto da Andrea Muzzi con la consulenza di Massimo Martini. L’esordio si terrà all’interno del Giardino Barsanti ( Chiostro di Sant’Agostino ),a Pietrasanta ( LI ).

L’Art. 1 della nuova costituzione stabilisce chiaramente: « E’ l’odio che ci rende più forti. Più uniti e soprattutto più sicuri…» L’odio è come un virus, si trasmette attraverso il contagio; tu offendi me, io un altro e cosi via all’infinito.

Vivere in uno stato dove l’odio è la forza dominante e il collante sociale può avere numerose e profonde implicazioni sulla vita quotidiana e sulle dinamiche sociali. Invece di cooperazione e supporto reciproco tra le persone, la norma è: la competizione, la diffidenza e l’aggressività.

Per mantenere l’ordine in un contesto di odio, lo stato ha adattato misure di controllo stringenti. Sorveglianza costante, leggi repressive e un forte apparato di sicurezza per prevenire disordini.

Tutto ciò è controllato dalla intransigente e spietata funzionaria dell’ufficio 8: Costanza, determinata a far rispettare la legge, oltre ad arrivare alla millesima pratica per aspirare alla promozione.

Purtroppo per lei, la millesima risulterà anche la più difficile della sua carriera: infatti nel suo ufficio si presenta Pietro Marconi, un uomo dall’aria mite, che ha commesso una grave infrazione; allo scatto del verde, l’uomo è stazionato per ben 37 secondi davanti al semaforo provocando cosi il turpiloquio dell’automobilista dietro di lui. L’uomo non ha reagito e con il suo comportamento irresponsabile ha creato un buco nella catena del contagio dell’odio, una falla nel sistema.

Costanza, si affida alla sua abile tecnica ed esperienza provocatoria tentando in tutti i modi d’indurre l’uomo ad una reazione violenta.

Ma Pietro Marconi non dà segni di conversione; resta arroccato alla sua “irritante” gentilezza.

 

 

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