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“Nelle tue mani, nella sua pelle”. Ecco l’amore tossico e onnivoro di Marco Bocci

“Nelle tue mani, nella sua pelle”. Ecco l’amore tossico e onnivoro di Marco Bocci

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Recensione: “È da leggere il romanzo di Marco Bocci, una scrittura un po’ ruvida, con un abbondante uso di aggettivi nella descrizione dei personaggi, forse perché è una storia borderline, tossica come l’amore che lega la protagonista a Manolo e, in un certo senso, anche a Francesco a cui si sottomette per cercare di cancellare il passato

Tre storie, tre personaggi, tre confessioni. Un’aula di tribunale dove è finita imputata Laura, la protagonista, una bella quarantenne che nasconde un passato alquanto inquieto, contesa da due uomini, il suo ex, Manolo e l’attuale compagno, Francesco. Sono loro i protagonisti del nuovo romanzo di Marco Bocci “Nelle tue mani, nella sua pelle” (Edizioni Salani Le Stanze, pagg. 242, euro 18) che arriva in libreria a quasi dieci anni di distanza dal fortunato e, per certi versi sorprendente, “A Tor Bella Monaca non piove mai”.

Questa volta Bocci, attore di teatro, cinema, televisione, cambia quartiere ma resta sempre a Roma tra Porta Pia e Piazza Vimercati, lungo il tragitto che percorre il bus 90 express. È in questa atmosfera che si snoda una storia “malata” fatta di sigarette, xamax, rivotril, ansiolitici e psicofarmaci, dove la protagonista Laura è al centro di un intrigato “giallo” che come tutti i thriller vede la soluzione solo nelle ultime pagine che si leggono con voracità per capire che diamine sia successo in un venerdì pomeriggio qualunque ma che segna, in ogni caso, uno spartiacque per tutti e tre i protagonisti.

Nel libro Bocci fa parlare in prima persona sia Laura che Francesco che Manolo. Ognuno racconta la sua “visione” di quanto accaduto, ognuno nasconde un segreto che, come in un gioco di specchi, fa emergere personalità differenti, bipolari, certamente fortemente disturbate.

E tutto questo accade perché tra Manolo e Laura la loro storia d’amore è finita molto male. Il motivo?  Un gioco erotico nel bagno di un cinema, una droga da adolescenti di cui entrambi avevano sottovalutato gli effetti, fino a che Manolo aggredisce uno sconosciuto solo perché aveva osato guardare la “sua” Laura. Da qui il carcere e Laura che prova a ricostruirsi una vita insieme a Francesco, editor e aspirante scrittore, compagno devoto in grado di “plasmare” Laura a sua immagine e somiglianza. Solo che Manolo esce dal carcere e in un venerdì qualunque accade qualcosa in grado di stravolgere nuovamente tutte e tre le esistenze.

È da leggere il romanzo di Marco Bocci, una scrittura un po’ ruvida, con un abbondante uso di aggettivi nella descrizione dei personaggi, forse perché è una storia borderline, tossica come l’amore che lega la protagonista a Manolo e, in un certo senso, anche a Francesco a cui si sottomette per cercare di cancellare il passato.

“Tutti hanno diritto ad una seconda possibilità” raccontava Michael Keaton in un film dal clima assai diverso “Jack Frost” rispetto a “Nelle tue mani, nella sua pelle”. Quella “seconda possibilità” che cercano ognuno a suo modo i tre protagonisti del libro e per scoprire chi riuscirà – semmai sarà così – ad ottenerla non rimane che comprare il libro e farsi un giro sul 90 express.   

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