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CIAO BROTHER: GAGS E PARADOSSI NEL FILM DI NICOLA BARNABA

CIAO BROTHER: GAGS E PARADOSSI NEL FILM DI NICOLA BARNABA

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Che cosa può accadere se un tizio perennemente squattrinato fugge a Los Angeles per sfuggire ad un “ biscotto “ che ha compiuto vendendo quadri falsi ( ed altro )?

Succede che nella megalopoli americana guidata dal dio denaro, il tizio fatica non poco a sopravvivere fino a quando non gli capita un colpo di fortuna che gli suggerisce l’idea di spacciarsi per il fratello di un noto manager al quale è venuto improvvisamente a mancare il padre; l’idea è buona e su questa idea si basa il soggetto del film che Nicola Barnaba, il regista, ha realizzato su soggetto di Filippo Ascione e Giulio Base e che quest’ultimo ha anche sceneggiato.

In effetti, la sceneggiatura è la parte più attraente della pellicola, la stessa Los Angeles ne è di per se stessa sicura garanzia, la fotografia è discretamente accattivante e l’idea che ha fulminato Filippo Ascione sarebbe niente male per condire un’ora e mezza circa di episodi in rapida successione che comportano anche qualche risata.

PABLO E PEDRO

Certo, i personaggi ed i relativi interpreti non sono annoverabili tra quanto di meglio il mercato della cinematografia offre al momento, ma sicuramente hanno fatto del loro meglio almeno per raggiungere quei motivi di cassetta che da soli giustificano la realizzazione di questa almeno intricata ( non intrigante ) pellicola che sembra essere stata scritta appositamente per consentire a Fabrizio Nardi ( Pablo ) ed a Nico Di Renzo ( Pedro ) di raggiungere un livello di notorietà almeno superiore a quella che hanno avuto fino ad ora in quanto protagonisti per la prima volta di un film: per loro, in tale veste, non c’è male.

Tutta una serie di altri personaggi ruota intorno al film, magari anche ben inventati e coordinati, ma quel divertimento che lo spettatore medio va cercando quando se ne va al cinema per trascorrere un poco di tempo in completo relax non è di questo film intorno al quale ruotano nuove e vecchie figure che, ripetiamo, sebbene ben coordinate, non riescono a far completamente divertire.

Battute già sentite, exploit già vissuti, qualche personaggio assurdo ma simpatico anche grazie alle sue ponderose dimensioni ( Manila, la cameriera ), qualcun altro, rampante, come Christian Marazziti nella parte del barbone che non volendo suggerisce l’idea allo squattrinato fuggiasco che cerca di affermarsi ma, in effetti, non di più.

La pellicola, prodotta da Minerva Pictures, sarà in sala a partire dal prossimo 9 giugno ad opera di  Microcinema che ne curerà la distribuzione.

Ufficio stampa Ornato Comunicazione ed ufficio stampa web Made in Com.

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