Esclusiva- Floraleda Sacchi: “L’arpa il mio amore naturale, i giovani devono ascoltare tutti i generi musicali”
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La redazione del ‘Profumo della Dolce Vita’, ha incontrato l’arpista Floraleda Sacchi.
La musicista, che ha grande esperienza internazionale, ci ha parlato del suo amore naturale per questo strumento così antico, ma anche del suo amore per la musica a 360°. Non manca, nel corso della nostra intervista, una frecciatina ai giovani del nostro paese, rei, secondo l’artista di ascoltare solo pochi generi musicali.
Ecco le sue dichiarazioni rilasciate ai nostri microfoni:
Come nasce il suo amore per l’arpa ?
“E’ nato così all’improvviso quando ero bambina. E’ stato subito amore tra me e questo strumento. Non ho avuto genitori musicisti, quindi, l’amore tra me e questo strumento è stato assolutamente naturale”
Cosa è “Intimamente tango” ?
“E’ un viaggio rivisitato nella musica di Astor Piazzolla. E’ un viaggio fatto da me e da Maristella Patuzzi con arrangiamenti nostri. E’ una rilettura del tango con i nostri strumenti”
Lei che è una grande artista e viaggia per tutto il mondo come viene accolto un musicista italiano in un paese straniero ?
“Devo dire la verità bene, però avverto anche qualche volta diffidenza. Vede, c’è una grande differenza tra artisti italiani e artisti internazionali”
In che senso ?
“Ecco, noi diamo molta importanza a musicisti stranieri che vengono a suonare nel nostro paese e quando dico molta importanza vuol dire che gli artisti internazionali vengono trattati bene anche dal punto di vista economico. Noi, invece, spesso non riceviamo la stessa ‘attenzione economica’ all’estero. Dobbiamo lavorare molto di più per avere successo all’estero”
Perchè in Italia i giovani vanno sempre di meno a teatro ? Cosa può fare la politica per promuovere la cultura musicale classica italiana ?
“Il discorso credo sia molto lungo. Intanto si deve riconoscere la figura del musicista che spesso non viene retribuito come dovrebbe. Poi in Italia non abbiamo varietà di ascolto e in questo senso parlo anche a livello radiofonico. Spesso nelle radio c’è sempre la stessa programmazione, come fa un giovane ad avvicinarsi o ad apprezzare la musica classica se ascolta sempre le stesse canzoni ? Io che viaggio molto le faccio un esempio molto semplice: quando entro nei ristoranti francesi o ad esempio olandesi in sottofondo si ascolta la musica classica. Già questo è un segno di grande cultura”
E allora facciamo finta che Lei sia in radio in questo momento e faccia uno spot per la musica classica
“Più che spot è un invito per i giovanissimi. Ascoltate la musica a 360°, non cercate sempre e solo il vostro genere preferito. Ascoltate anche la musica classica. Negli ultimi anni , però, forse qualcosa è cambiato grazie anche ad un artista come Giovanni Allevi, che ha avuto il merito di riportare i giovani nei teatri”
I suoi progetti per il futuro
“Fra pochi giorni sarò a Palermo, ma avrò in estate molti concerti all’estero. Voglio portare “Intimamente Tango” in molti paesi”
In bocca al lupo allora
“Crepi”
di Massimiliano Alvino
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