Festa del Cinema 2017: chiusura in grande stile con Lynch, Bloom e “The Place”
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GFesta del Cinema 2017: chiusura in grande stile con Lynch, Bloom e “The Place”. La Festa del Cinema 2017 ha concluso in bellezza la sua dodicesima edizione, con numeri in crescita sui social e sale sempre affollate, in particolare per gli incontri con le star del cinema e della cultura. Il giorno di sabato, 4 ottobre, è stato senz’altro il più affollato e il più atteso incontro della Festa è stato quello con il Maestro David Lynch che ha ricevuto il Premio alla Carriera dalle mani di Paolo Sorrentino; Orlando Bloom che ha presentato il film
“Romans”, nella sezione Alice nella Città la proiezione in anteprima del film evento della mostra, The Place di Paolo Genovese, ha raggiunto dei picchi di gradimento davvero alti. Certo, non è sempre stato così, nel corso dei 10 giorni di festa ci sono stati momenti meno “festosi”, ma tutto sommato ciò che conta è mantenere viva l’attenzione del pubblico e riportare il Cinema al posto che merita,riconoscerla come l’Arte che fa sognare e riflettere, proprio come il film di Paolo Genovese che ha tralasciato il genere della commedia per dedicarsi a un film, The Place, che
fa riflettere, che costringe lo spettatore a guardarsi dentro. The Place, in realtà è un non luogo, potrebbe essere ovunque oppure non esistere affatto, come il suo protagonista “l’uomo”, Valerio Mastandrea, che siede ogni sera allo stesso tavolo, ascolta gli avventori del locale, ne accoglie le richieste chiedendo in cambio a ciascuno di loro di fare qualcosa. “Cosa saresti disposto a fare per ottenere ciò che vuoi?“. Ognuno dei personaggi che incontra ha delle aspettative, fa una sorta di patto col diavolo o con la sua coscienza. Fino a che punto si è disposti ad arrivare pur di raggiungere l’obiettivo? Ecco, The Place lascia la risposta allo spettatore, lo mette al centro del film facendolo immedesimare con almeno una delle storie dei protagonisti e quindi gli impone di farsi delle domande, magari scomode… Qualcuno ha definito il film, o meglio il regista, Paolo Genovese, coraggioso, ed è di certo coraggiosa la scelta di affrontare un tema così delicato come “la nostra coscienza”, ma è altrettanto vero che il Cinema, quello di un certo livello, è proprio questo: lo specchio dell’anima, la lente di ingrandimento dei sentimenti. “Il successo di Perfetti Sconosciuti mi ha permesso di osare, grazie a quel film i produttori non ti dicono di no…”, dice Paolo Genovese alla conferenza stampa di presentazione alla Festa del Cinema. The Place non è un film facile, non è per tutti, forse non piacerà a tutti di certo è un atto di maturità del regista che magari aveva questo progetto da anni ma solo adesso è riuscito a realizzarlo. Nel cast una bella parata di attori, un film corale, come dicono quelli bravi: L’uomo, Valerio Mastandrea; Ettore, Marco Giallini; Fulvio, Alessandro Borghi; Alex, Silvio Muccino; Suor Chiara, Alba Rohrwacher; Azzurra, Vittoria Puccini; Gigi, Vinicio Marchioni; Angela, Sabrina Ferilli; Odoacre, Rocco Papaleo; La signora Marcella, Giulia Lazzarini; Martina, Silvia D’Amico. Senza anticipare nulla del film, ci piace raccontare a nticipare che il desideio espresso dal personaggio di Rocco Papaleo è un sogno che nella vita ha realizzato (senza fare patti con il diavolo); per Silvio Muccino è stato in qualche modo “terapeutico”, ma per comprendere meglio quello che ci hanno raccontato bisognerà vedere il film che sarà nelle sale dal 9 novembre.