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“La Repubblica delle Donne”: Verdone esorta la Raggi a “salvare” le periferie domani inaugura CINEMA-AP

“La Repubblica delle Donne”: Verdone esorta la Raggi a “salvare” le periferie domani inaugura CINEMA-AP

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Carlo Verdone a Trastevere

Carlo Verdone ospite de “La Repubblica delle Donne”, spiega come avrebbe fatto il sinsaco, se non avesse fatto cinema, e in particolare esorta la sindaca Virginia Raggi a “salvare” le periferie di Roma: «Dovrebbe essere un pochino più determinata e fare più cose per la periferia. Perché, se non parte dalla periferia “in quarta”, non succede nulla». In merito alla recente assoluzione della Raggi ha aggiunto: «Meglio, almeno può partire, perché Roma prima parte e meglio è. Non ne possiamo più». Proprio domani,  Verdone  sarà il padrino del nuovo Mega Schermo che si inaughurerà domani, 15 novmbre, all’interno dell’IIS Enzo Ferrari di Cinecittà-Don Bosco CINEM-ÀP: il cinema dell’Accademia Popolare dell’antimafia e dei diritti aperto a tutta la città. Un esempio in controtendenza rispetto alla chiusura di tanti ciinema (40 circaa) che rimette al centro la cultura e le pa periferia, quella che sta tanto a cuore al regista .  Nel corso della nuova puntata di “#CR4 – La Repubblica delle donne”, il grande attore, regista e comico Carlo Verdone ha parlato anche di politica ed attualità. CINEM-AP è stato realizzato grazie alla collaborazionee al contributo del Centro Sperimentale di Cinematografia, la scuola di cinema (una delle più antiche del mondo) che sorge nello stesso quartiere, il progetto contro la dispersione scolastica e per il rilancio della periferia che ha preso vita all’interno del Ferrari grazie a un’idea di Associazione antimafie daSud si arricchisce di un nuovo tassello.

Alla domanda di Chiambretti che gli chiede come si vedrebbe, nelle vesti di Sindaco della Capitaole, Carlo Verdone ha risposto: «Nella vita si può fare soltanto un lavoro fatto bene. Non se ne possono fare due: il secondo può essere un grande hobby che puoi portare avanti con molta determinazione. Francamente, io ho scelto questo lavoro e voglio portarlo a termine, ma mi sarebbe piaciuto. Sarei stato un Sindaco estremamente antipatico nel primo anno. L’avrei rivoltata “come un pedalino” questa città, facendomi odiare e perdendo sicuramente anche voti però, dopo tre anni, ti avrei portato dei risultati concreti, partendo sempre dai grandi problemi della periferia. Però, votiamo le persone che hanno la vera vocazione politica».

Sul referendum Atac, svoltosi a Roma domenica, ha spiegato: «I cittadini si sono espressi: io ero a favore del “sì”, ma si rispetta il giudizio degli altri».

A proposito delle vicende di cui è stata protagonista Asia Argento oggi, in particolare il caso che la vede coinvolta per molestie a Jimmy Bennett, commenta: «Non mi va di parlare. Però sinceramente non credo». E aggiunge: «Mi dispiace molto per il periodo che sta attraversando. Spero ne esca bene».

Quando gli viene chiesto se come regista abbia mai dovuto difendersi da un’attrice pronta a tutto, afferma: «Io ho dovuto mettere una telecamera di fronte alla porta di casa perché ogni tanto suona il campanello gente che scavalca la siepe, aspetta che qualcuno entri, s’infila e viene su» – e conclude: «Noi di mitomani ne abbiamo tanti».

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