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La mela rosa di Montedinove: un frutto incontaminato

La mela rosa di Montedinove: un frutto incontaminato

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LA MELA ROSA DI MONTEDINOVE ( AP ): CONVEGNO SUL PREZIOSO FRUTTO ASCOLANO di Andrea Gentili

1 Ottobre 2014 – Montedinove – Presso la sala consigliare del comune di Montedinove (AP) si è tenuto un interessantissimo convegno che ha avuto per oggetto la coltura e l’utilizzazione di un tipo particolare di mela, quella rosa, una tipologia che si dirama anche in varie qualità a seconda del cultivar nel quale viene poi coltivata.

Peculiari particolarità della mela rosa di Montedinove fanno si che le sue piccole dimensioni, la sua forma piccola, tonda e leggermente irregolare, schiacciata, di colore verdognolo screziato di sfumature che vanno dal rosa al violaceo all’arancio ne facciano un frutto assolutamente unico, di gusto intenso ed aromatico, a polpa leggermente acidula. Il convegno di Montedinove si è tenuto in concomitanza con il periodo immediatamente successivo a quello di raccolta del prezioso frutto, un frutto che si conserva bene anche fino al successivo mese di aprile; cresce ad una altitudine tra i 400 ed i 900 m. slm ed è, sempre, perfettamente sana.

E’ stato particolarmente sorprendete venire a conoscenza che esiste ancora, in un ambiente particolarmente degradato come quello attuale, una tipologia di frutto che risente in maniera assolutamente minimale delle negatività che oggi si verificano in agricoltura, perché la mela rosa di questa ristretta area di una regione laboriosa e piena di sorprese come le Marche, è pressoché priva di malattie.

Il convegno, al quale hanno partecipato eminenti personalità del mondo agricolo e politico marchigiano, ho posto in grande evidenza l’interesse che sta sorgendo intorno alla coltivazione della mela rosa perché essa viene considerata anche sotto l’aspetto di un possibile sviluppo di un turismo che può crearsi intorno alla diffusione ed all’uso di questo particolare pressoché unico frutto tipico dell’area ascolana; inoltre grandi speranze si nutrono anche verso l’incremento lavorativo che potrebbe ottenersi impiegando nella cura e nella coltivazione della mela rosa.

Ad introdurre il convegno una elaborata e ben calibrata esposizione del Sindaco di Montedinove, dott. Antonio de Duca, che ha evidenziato il perché la manifestazione legata al convegno sia stata denominata “ Sibillini in rosa “, con riguardo alla riscoperta di questa varietà di mela; particolare auspicio ha dichiarato, è legato all’utilizzazione dei fondi che la regione Marche ha posto a disposizione.

L’Assessore Regionale alle Politiche Agricole, Maura Malaspina, nel rappresentare che la mela rosa ascolana rappresenta una vera e propria eccellenza del territorio e che il frutto è ricco di caratteristiche nutrizionali specifiche, ha rappresentato che il suo assessorato ha posto a disposizione dell’agricoltura in genere ben 540 milioni di euro; l’odierna manifestazione tende a mettere a diretto contato il produttore ed il consumatore, favorendo altresì l’aggregazione tra i produttori anche al fine di contribuire, attraverso lo sviluppo turistico ed occupazionale, al superamento della attuale crisi economica.

Il Presidente della Provincia di di Ascoli Piceno, Paolo D’Erasmo, si è unito, nel suo discorso, agli auspici dell’Assessore Malaspina prevedendo un possibile aumento della produttività per contribuire in tal modo allo sviluppo generalizzato dell’agricoltura delle Marche.

Il dott. Malatesta ha evidenziato come la regione Marche favorisca il ricambio generazionale per inserire i giovani allo scopo di portare l’ occupazione giovanile dall’attuale 17 al 35%.

Altro interessante intervento è stato quello di Nelson Gentili, Responsabile del Presidio Slow Food della Marche, che ha ricordato che il progetto di rilancio della mela rosa è attivo fin dal 1994 e che sarebbe opportuno che uno degli scopi da raggiungere sia quello di far ottenere il giusto riconoscimento economico, in primis, ai produttore.

Un caloroso intervento è stato quello del Dott. Ugo Pazzi, Presidente di Slow Food Marche il quale ha evidenziato che la mela rosa costituisce un simbolo di tradizione agricola ed alimentare; bisognerebbe mettere a punto la catena che parte con il produttore e che finisce con il consumatore finale, eliminando possibilmente il sistema di esportazione all’estero di prodotti prima importati in Itala e pèoi esportati nuovamente.

Intervento particolarmente apprezzato è stato quello del Dott. Giovanni Borraccini, Tecnico Agronomo dell’ASSAM che ha sostenuto come la regione Marche sia attualmente l’unica regione che ha il suo nome espresso al plurale e ciò è dovuto al fatto che essa è composta di tante piccole realtà; la mela rosa è un frutto, in varie versioni, che riesce a conservarsi per una intera stagione, fino al raccolto successivo; di tale mela se ne conoscono attualmente circa duecento varietà. L’esperto agronomo ha annunciato anche la messa sul mercato di un nuovo prodotto derivato dalla mela rosa in unione con lo yogourt.

Il Prof. Leonardo Seghetti, docente all’Istituto Agrario di Ascoli Piceno, nel corso del suo intervento, ha annunciato che un allievo dell’Istituto, è riuscito a produrre un aceto derivato dalla mela rosa, un aceto con ampie attitudini al dimagrimento in caso di dieta; la natura di frutto rustico e la sua coltivazione in un ambiente pressoché ancora incontaminato rende la mela rosa un frutto particolarmente immune da malattie.

Ultimo tra i partecipanti al convegno, l’On. Luciano Agostini, facente parte della Commissione Parlamentare Agricoltura, ha riassunto i precedenti interventi suggerendo altresì di allontanarsi dal libero mercato perché ciò potrebbe danneggiare la grande quantità di piccoli produttori presente nell’ascolano; inoltre, ha continuato, bisognerebbe più equamente distribuire i finanziamenti regionali favorendo i piccoli produttori ed evitando di produrre OGM; è inoltre importante anche “ lottare “ con la Comunità Europea per far valere la nostra attuale legislazione che l’Europa tende a superare.

La conclusione, affidata al Sindaco Del duca è stata quella che si ritiene auspicabile un futuro incremento dei rapporti istituzionali preposti allo sviluppo dell’agricoltura per far si che ne possa beneficiare l’intera regione.

A latere del convegno una serie di iniziative festaiole, con laboratori del gusto, un mercatino della terra e stands gastronomici posizionati sulla bellissima piazza Del Duca sede della Casa Comunale.

La manifestazione, che rientra nel quadro delle iniziative “ Piceno Senso Creativo “, è un progetto cofinanziato tra Comunità Europea e Regione Marche ed è stata organizzata dal gruppo Piceni Art For Job, è stata caratterizzata da una notevole affluenza di pubblico che ha particolarmente apprezzato la disponibilità e la continua presenza tanto del Sindaco Del Duca che dell’intera Giunta Municipale.

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