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Stefano Accorsi protagonista dell’ Intervista Stories di Omar Schillaci. #Anticipazioni 

Stefano Accorsi protagonista dell’ Intervista Stories di Omar Schillaci. #Anticipazioni 

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Stefano Accorsi protagonista dell’ Intervista Stories di Omar Schillaci. #Anticipazioni 

 “Quando ho visto L’Ultimo Bacio per la prima volta l’ho trovato bellissimo, ma ho temuto che potesse non interessare le persone. Mi sbagliavo”

Il lavoro, con il film “Lasciami andare” appena arrivato nelle sale cinematografiche. Ma anche ricordi, pensieri e aneddoti personali, tra passato, presente e futuro, di uno degli attori italiani più amati del cinema italiano. Stefano Accorsi si racconta a “Cinema Accorsi”, il nuovo appuntamento di Stories, il ciclo di interviste dedicate al mondo dello spettacolo di Sky TG24. Un colloquio tra l’attore vincitore del David di Donatello e il vicedirettore di Sky TG24 Omar Schillaci, in onda mercoledì 14 ottobre alle 21 su Sky TG24, anche su Sky Arte giovedì 15 ottobre alle 15.50 e disponibile On Demand.

“Ozpetek ha un rapporto fluido con la materia, sa rischiare e seguire il suo istinto, non è così comune”

Nell’intervista tanto cinema, a partire dall’ultimo lavoro “Lasciami andare”, un thriller in cui Accorsi è alle prese con una misteriosa presenza: “Una volta è capitato anche a me di sentire una presenza – ha raccontato-. Stavo dormendo con un’altra persona in una stanza e a un certo punto mi sono svegliato con una sensazione molto forte, ho pensato che fosse suggestione, ma la persona che era con me era sveglia e aveva provato la stessa sensazione, si era svegliata per lo stesso motivo. Avevo i brividi di emozione, non mi era mai capitato e non mi è più ricapitato dopo”. Inoltre ricordi legati alla carriera, come il lavoro con Ferzan Özpetek (“Ha un rapporto liquido con la materia, i suoi film continua a farli moltissimo nel momento in cui gira, continua a sorprendersi, a rischiare e a seguire il suo istinto, la sua voce interiore, possiamo chiamarla l’ispirazione. Non è così comune” ) e Gabriele Muccino (“La prima volta che ho visto ‘L’ultimo bacio’ il film era al montaggio. L’ho visto tutto d’un fiato e l’ho trovato bellissimo. Poi sono uscito e sono andato col motorino in mezzo al traffico. Ho visto le macchine, i clacson e ho pensato che alle persone non potesse importare di quel film sulle emozioni, sull’amore. Mi sbagliavo: il film uscì il giorno di san valentino e c’erano le code fuori dai cinema”).

La parola Amore per me dovrebbe coincidere con libertà. Non capisco come certe persone si arroghino il diritto di dare una definizione unica di Amore

Accorsi ha poi dato una sua definizione di amore, rispondendo alla domanda sul perché non se ne riesca a parlare senza attribuirgli delle etichette: “Amore è una sola parola di cinque lettere, ma vuole dire tantissime cose. Per me dovrebbe coincidere con la parola libertà” ha spiegato. “Quello che sento io come amore non è quello che sente un’altra persona. Anche se parliamo di fratelli, cugini, parenti, figurarsi se parliamo di gente ancora più lontana, che magari non ha gli stessi desideri sessuali di altre persone. È veramente uno dei temi più vasti. Non capisco come possano certe persone arrogarsi il diritto di dare una definizione unica e assoluta di amore e anzi di dargli anche una connotazione sessuale e si arroghino il diritto di decidere per tutti quanti. Forse fa paura: per alcune persone quello che è legato a ciò che sfugge dal controllo fa paura. Però nel momento in cui uno comincia a dire ‘decido io per tutti’, comincia a dare una forma cristallizzata, quello è l’inizio della fine, l’inizio di qualcosa di negativo”.

L’intervista è stata l’occasione per parlare anche di politica e potere, un tema che Accorsi ha affrontato più volte davanti alla macchina da presa: “non sono per l’antipolitica – ha raccontato l’attore -, sono per la buona politica. Io credo che la politica sia una cosa nobilissima e che ci siano molte persone che la fanno bene. Chi la fa bene fa la differenza, basta guardare le città o le regioni. Quando sono ben amministrate da politici capaci, che sanno interagire col territorio, fanno la differenza. Quando sono male amministrate è un disastro. Quindi la politica buona esiste. L’antipolitica non solo lascia il tempo che trova, fa dei danni mostruosi”.

 

Spazio anche per un aneddoto della giovinezza, legato alla scuola: “Fino alle medie ero quasi considerato un enfant prodige, dicevano che potevo fare tutto, io già volevo fare l’attore. Quando puoi fare tutto ti dicono: gli facciamo fare il liceo scientifico, così si tiene aperte tutte le porte. È stato l’inizio di una caduta verticale (ride), giù di testa con le mani dietro la schiena. Avevo compagni di classe geni di matematica, gente che poteva già insegnare ai professori. Io invece su certe materie ero proprio molto sprovvisto. Ero convinto che mi piacesse lettere, la mia professoressa di lettere diceva che non era vero. Ho sofferto come un cane, poi ho deciso di ‘farlo bene’, quindi invece di cinque anni ce ne ho messi sei. Con gli anni dell’adolescenza avevo un po’ perso di vista il fatto di voler fare l’attore, quando ho dovuto decidere dove iscrivermi dopo il liceo mi sono ricordato questa cosa. Un giorno, siccome ero esonerato da religione, sono uscito da scuola anche se non si poteva e sono andato ad informarmi alla scuola di teatro di Bologna di Alessandra Galante Garrone: mi sono reso conto che era la scuola che avrei voluto fare”.

Infine, un invito agli spettatori a tornare nelle sale per tentare, con tutte le precauzioni, di tornare ad una vita normale: “Andare al cinema – ha detto Accorsi – è importante perché sono dei passi per tornare alla nostra normalità. Adesso stiamo convivendo con la pandemia e continueremo a farlo ancora per un po’: andiamo con la mascherina e ricominciamo a fare delle cose della vita normale, con le precauzioni del caso, abbiamo visto che se stiamo attenti funziona. Le due cose vanno fatte di pari passo, bisogna stare attenti anche a non rinchiudersi, perché poi si fa fatica a ricominciare, sia perché abbiamo timore, sia perché l’essere umano tende un po’ a chiudersi”.

STORIES – “CINEMA ACCORSI”, IN ONDA MERCOLEDÌ 14 OTTOBRE ALLE 21 SU SKY TG24 (CANALI 100 E 500 DI SKY E CANALE 50 DEL DTT), GIOVEDÌ 15 OTTOBRE ALLE 15.50 SU SKY ARTE (CANALE 120 DI SKY) E DISPONIBILE ON DEMAND

 

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