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Premio Amnesty International a Carmen Consoli per “ L’uomo in nero “

Premio Amnesty International a Carmen Consoli per “ L’uomo in nero “

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La ventesima edizione del Premio Amnesty International “ Voci per la libertà “ che si terrà a Rosolina Mare al 21 al 24 luglio 2022, vedrà premiata Carmen Consoli per la sua “ L’uomo in nero “ che fa parte dell’album “Volevo fare la rockstar” e che parla con sarcasmo del sovranismo che porta alle violazioni dei diritti umani.

La cantautrice siciliana era già stata vincitrice dell’omonimo Premio nel 2010 con il brano “Mio zio” che narrava di abusi sui minori.

La serata finale, nel corso della quale verrà consegnato l’ambito premio si terrà il 24 luglio, è la serata clou del Festival “ Voci per la libertà “; al momentonon sono stati ancora resi noti i nominativi degli ospiti ma è confermata anche per questa edizione la media partnership con Rai Radio1, una delle più seguite radio italiane, che affiancherà il festival in questa venticinquesima edizione.

Tra gli altri finalisti: 99Posse con “Nero su bianco”, Caparezza feat. Mishel Domenssain con “El sendero”, Federica Carta & Mydrama con “Tocca a me”, Cristina Donà con “Distratti”, Gang con “Dago”, Mahmood con “Icaro è libero”, Mannarino con “Congo”, Ermal Meta con “Nina e Sara”, Erica Mou con “Cinema”.

Il premio è stato assegnato da una vasta giuria composta da giornalisti, conduttori radiofonici e televisivi, intellettuali, addetti ai lavori, rappresentanti di Amnesty International e di Voci per la Libertà. Emozionata all’annuncio del premio la Consoli ha dichiarato: “Alcuni Führer tornano dall’inferno trasformando questa terra nel loro e nel nostro inferno. Nella Storia si riaffermano personaggi banali ma scaltri, decisionisti arroganti con scarsa inclinazione verso il dubbio e il confronto, sordi alle voci altrui ma con un timbro altisonante nella propria voce, violenti nei gesti e nelle parole. Tornano e ritornano e il mio ‘uomo nero’ è solo un’invenzione, un esempio ipotetico e patetico, ridicolo e temibile; o almeno che io temo moltissimo. Come continuo a temere il pensiero che i nostri vicini di casa, i nostri coinquilini o anche noi stessi potremmo macchiarci dei crimini più efferati per esserci lasciati scivolare in un tempo senza memoria, incapaci di dare spazio al confronto, alla riflessione e al ricordo, sopraffatti dalla nostra stessa inedia. E quindi ringrazio sinceramente Amnesty e Voci per la Libertà per questo premio, ma soprattutto li ringrazio per impegnarsi da oltre 60 anni perché – difendendo appassionatamente, sempre e ovunque, la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo – ci ricordano che tutti gli esseri umani “sono dotati di ragione e coscienza”, sono “liberi e uguali in dignità e diritti (art.1)”.

Da parte sua Emanuele Russo, presidente di Amnesty International Italia, ha affermato: ‘Siamo felici che il ventesimo premio di Amnesty International Italia alla migliore canzone per i diritti umani torni ad essere assegnato a Carmen Consoli, che già l’aveva meritato nel 2010 con ‘Mio zio’. ‘L’uomo nero’ denuncia le narrative sovraniste, velenose e divisive, che in questi anni sono diventate purtroppo popolari in molti stati, Italia compresa. Con sarcasmo, Consoli ci mette in guardia da quello che può succedere senza la cultura, la conoscenza dell’altro e il rispetto dei diritti umani’.

 

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